L’illustratore del mese: Simone Massi

Le illustrazioni del numero di novembre 2016 sono di Simone Massi

Dopo un passato da operaio Simone Massi si è diplomato in cinema di animazione all’Istituto statale d’arte di Urbino. È considerato uno dei più grandi animatori indipendenti a livello internazionale, con all’attivo oltre 200 premi vinti nei principali festival nazionali e stranieri. Per i suoi lavori non si serve del computer, ma realizza i disegni a mano con una tecnica originale fatta di pastelli a olio stesi su carta e poi graffiati con puntesecche e altri strumenti incisori.
Nel 2007 La memoria dei cani ottiene 33 riconoscimenti internazionali, fra cui la menzione speciale allo Zagreb Animafest, il Kinoshita Prize al Festival di Hiroshima, il Grand Prix come migliore film all’International trick film di Stoccarda. Nel 2010 Nuvole Mani è stato presentato alla 66a Mostra del cinema di Venezia ed è rientrato fra le cinque opere finaliste per il David di Donatello 2010. Il prestigioso premio è stato vinto da Massi l’anno successivo con Dell’ammazzare il maiale. Nel 2014, con Animo resistente Massi si è aggiudicato il Nastro d’argento per il miglior cortometraggio di animazione, riconoscimento che l’anno successivo ha ottenuto per la seconda volta con l’opera L’attesa del maggio. Nel 2016 ha realizzato la sigla della fiction Donne tratta dall’omonimo libro di Andrea Camilleri e trasmessa su Rai 1.
Come illustratore ha disegnato i manifesti delle edizioni 2012, 2013 e 2014 della Mostra del cinema di Venezia e diverse copertine di riviste. tra le sue pubblicazioni illustrate ricordiamo: Una casa, un rifugio, un diario (2010, testi di Eleonora Bartolacci Barberini, Anpi); La casa sull’altura (2011, testi di Nino De Vita, Orecchio Acerbo); Torino (2011), Roma (2011) e Firenze (2012), testi di Edmondo De Amicis, edizioni Ecra; Forse è solo perché non dovevo morire, testi di Elmo Cermaria e Francesco Nicolini (2012); Le Marche (2013, testi di Guido Piovene, Ecra); Il topo sognatore e altri animali di paese (2013, testi di Franco Arminio, Rrose Sélavy); Buchettino (2016, testi di Chiara Guidi, Orecchio Acerbo).

www.simonemassi.it