Domande e risposte per sfatare pregiudizi e alimentare curiosità

di Sergio Rossi

Quanto è alto il cielo? Da dove vengono le stelle? Alzi la mano chi non ha mai sentito rivolgersi queste domande da un bambino o da una bambina, come anche chi non le ha mai rivolte a un genitore o a un adulto prima di compiere dieci anni. Anche Anna Curir, matematica, scienziata cognitiva e astronoma, le ha ascoltate dalla voce delle sue tre nipotine, solo che ha poi deciso di raccogliere le sue risposte in C’è qualcuno su Marte? Trenta domande e risposte per piccoli astronomi (La Nuova Frontiera junior 2023), un libro veloce, ironico e scientificamente rigoroso integrato dalle belle illustrazioni in bianco e nero di Paola Francabandiera. E, dato che nella scienza tutto è collegato, Curir ha anche inserito un efficace sistema di box che forniscono approfondimenti e spiegazioni di alcuni termini del testo e creano rimandi alle altre pagine del libro dove quegli stessi termini sono usati. Il risultato è un volume che è un ottimo punto di partenza per giovani lettori e lettrici, grazie a una “lettura dinamica” che può essere svolta sia seguendo l’ordine delle domande, sia saltando da una all’altra in modalità random. Venerdì 10 maggio l’autrice ne parlerà con Adrian Fartade.

Riesci a immaginare la mamma di Neandertal? È ancora una domanda che apre La mamma di Neandertal. Una donna di altri tempi, un libro scritto da Irene Biemmi e illustrato da Sandro Natalini, con la consulenza di Telmo Pievani (Editoriale Scienza 2024). E anche stavolta non è una frase messa a caso: fino a pochi anni fa, infatti, era difficile immaginare la vita quotidiana dei Neandertal perché la ricerca scientifica non riusciva a svelare il mistero della loro presenza nel Paleolitico e il loro rapporto con i Sapiens a cui apparteniamo. Invece negli ultimi anni, grazie a scavi archeologici più approfonditi e agli studi di scienziati come lo svedese Svante Pääbo (che per queste ricerche ha vinto il premio Nobel per la medicina nel 1982), le cose sono molto cambiate. Si è dimostrato che l’Homo neanderthalensis è un nostro parente stretto, e che i Neandertal vivevano in comunità organizzate, si truccavano il viso, usavano creme per il corpo e avevano sviluppato arte e religiosità. Tutto questo è raccontato con ironia dal testo di Biemmi, già autrice di molti libri per bambini e ricercatrice di Scienze della formazione e Psicologia dell’Università di Firenze, e dalle illustrazioni di Natalini, che seguono la giornata di una mamma di Neandertal. Giornata che, alla fine della lettura, non appare poi così diversa da quella di una mamma del XXI secolo: per rendersene conto, basta andare al laboratorio di Natalini. Completa il libro un glossario dei termini più ricorrenti nel testo.

La figura del papà è invece il fulcro di Il più forte è il mio papà, un libro scritto dal geologo e scrittore Dino Ticli e illustrato da Mirella Mariani per Editoriale Scienza (2024). Anche questo, come il precedente, spazza via con ironia molti luoghi comuni sulla paternità e, in particolare, su quella “famiglia naturale” nella quale la cura è declinata solo al femminile. Il racconto di Ticli e Mariani ci mostra invece come in natura la cura è spesso demandata ai padri: per esempio, l’allattamento è una prerogativa solo maschile nel pipistrello della frutta, mentre nel cavalluccio marino il parto è compito del maschio. Persino la cova delle uova è lasciata ai maschi in molte specie diverse, come i pinguini, le rane, i rospi, il nandù e, addirittura, i coccodrilli. Per scoprire gli altri papà del libro si può partecipare al laboratorio che Ticli terrà sabato 11 maggio. Per andare invece in luoghi insoliti ed inaspettati, e incontrare animali estinti o in pericolo di estinzione, basta aprire Un mondo di isole, scritto da Serenella Quarello (al Salone il 12 maggio) e illustrato da Camilla Tasin Bertoldi (Editoriale Scienza 2024), e Atlante degli animali estinti e da salvare di Nikola Kucharska (Mondadori 2020), anche lei al Salone il 10 maggio: sono due libri che ci mostrano che ci sono più cose in cielo e in terra che nella nostra limitata filosofia, ma che grazie alla scienza possiamo scoprirle e goderne. Forse avrebbero potuto essere più lievi e giocosi, ma è il loro unico limite; e del resto lo condividono con I lupi delle Alpi (Editoriale Scienza 2024), illustrato dalla talentuosa Irene Penazzi e scritto da Laura Scillitani, che incontrerà i lettori lunedì 13: un libro per conoscere il lupo, uno degli animali più importanti del nostro ecosistema e, insieme, uno dei più bistrattati e affascinanti della letteratura di ogni tempo.

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S. Rossi e scrittore e comunicatore scientifico