Obbligo di vivere o diritto di morire. E la solidarietĂ ?
di Giovanni Maria Flick
dal numero di ottobre 2018
La corte costituzionale dovrĂ occuparsi nei prossimi giorni di una questione di costituzionalitĂ sollevata dalla corte dâassise di Milano sulla vicenda del suicidio assistito di Fabiano Antoniani meglio noto come dj Fabo. In essa vengono in discussione la dignitĂ del morire, importante come quella del vivere, e lâindividuazione di chi â su quali premesse ed entro quali limiti â possa intervenire per il rispetto di quella dignitĂ .
La vicenda segna unâulteriore tappa del dibattito sul diritto di morire o sullâobbligo di vivere della persona, anche quando le condizioni della vita siano o appaiano a essa intollerabili e tali da farle preferire la morte. Ă un percorso scandito da diversi momenti e segnato da scontri ideologici, religiosi, culturali, politici e giuridici. Il primo e fondamentale valore che viene in considerazione Ăš quello della vita. La Costituzione ne sottolinea la dimensione personale e sociale (art. 2); la inviolabilitĂ assoluta anche da parte dello stato (art. 27 e art. 1 l. cost. 1/2007); le condizioni irrinunciabili di dignitĂ (sia esplicitamente, art. 3, sia implicitamente, ad es. articoli 27, 32, e 36) nel suo svolgersi e nella sua conclusione.
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