#LibriInTasca: Eleonora Sottili – Se tu fossi neve

Tanti mondi si incontrano a New York

consigliato da Elisa Armellino

#LibriInTasca è lo Speciale che accompagnerà la vostra estate sul sito dell’Indice. Sarà un compagno di viaggio loquace e mai banale, e si comporrà di tanti consigli di lettura suggeriti da voci diverse e penne più o meno note: libri pensati per viaggiatori in cerca di avventure e tomi poderosi per chi poltrisce sotto l’ombrellone.

Eleonora Sottili
SE TU FOSSI NEVE
pp. 184, € 14
Giunti, Milano 2016

SottiliIl romanzo Se tu fossi neve di Eleonora Sottili ruota attorno alle significative coincidenze che uniscono i destini, in apparenza lontani, dei tre protagonisti: Jason, Alice e Zadie. Realtà e fantasia si intrecciano continuamente nella narrazione delle vicende che li coinvolgono, tanto che il rapporto fra ciò che è puramente immaginario e ciò che è vero diventa uno dei temi del libro.

Tutto ha inizio con un flash-mob (di cui il testo fornisce il link a Youtube) organizzato da Charlie Todd, che nel 2008 – dopo apposite audizioni per la Grande Mela in cerca di attori – ha simulato il “congelamento” della Grand Central Station. Proprio da questa scena prende avvio la narrazione: i numerosi partecipanti ingaggiati dal performer americano restano improvvisamente immobili, sorprendendo i passanti con una scena surreale. Fra di loro, c’è anche Jason, solitario disegnatore incallito: i suoi occhi notano una giovane donna che si blocca nel momento di aggiustarsi il cappello, un cappello da fantino, di fronte a una biglietteria. È un attimo e sente dilatarsi il tempo e il suo universo farsi più vicino a quello della sconosciuta, la quale, però, a un certo punto – nella confusione che si crea al termine dell’esibizione – svanisce nel nulla.

Jason non si dà pace: decide che disegnerà tutti gli abitanti della Grande Mela, sino a quando non avrà ritrovato la misteriosa ragazza. E anche questo elemento si ispira alla realtà: Jason Polan è infatti un artista i cui schizzi (volti di ignari newyorchesi visibili sul suo blog) sono diventati celebri. Nella fantasia dell’autrice, Jason vive in un appartamento accanto a quello di Zadie, una dodicenne che  sogna di compiere una spedizione polare e che, per allenarsi, si sottopone a immersioni nella vasca da bagno di casa con i cubetti di ghiaccio. Infine, c’è Alice: forse la più ‘umana’ dei personaggi, approda a Manhattan piena di insicurezze e paure, per andare a trovare una coppia di amici italiani e, nel frattempo, scopre di essere incinta. Di chi? Di due fidanzati gemelli omozigoti…5172. Man on Spring Street 6-28-2016

Sarà una coincidenza a unire la sua vita a quella di Jason e di Zadie, complice un cappello da fantino durante una visita al Planetario, nonché un improvviso blackout, al termine del quale sarà per tutti un nuovo risveglio.

Sullo sfondo, anche New York è magica e reale al tempo stesso: le sue ambientazioni ben definite si uniscono a quell’atmosfera incantata e sospesa, entrata oramai a far parte dell’immaginario collettivo.

Alternando momenti di poesia e di comicità e uno sguardo lucido a uno incantato, la narrazione crea un gioco continuo fra più dimensioni: dall’infinitamente grande (l’universo) all’infinitamente piccolo (i singoli fiocchi di neve, composti di tanti, minuti cristalli e mai uguali fra loro).

Nei punti di interconnessione di queste realtà, ci sono le esistenze dei protagonisti, uniti da una stessa, fortissima aspirazione: trovare un senso nell’apparente caos della vita e del cosmo. E questo senso è dato (sorpresa) proprio da ciò che gli essere umani da sempre temono di più: l’imprevedibile.

Dotato di una scrittura fluida e vivace, ricca di immagini sorprendenti dall’effetto straniante (come quella di Louis Armstrong sulla Luna che ricorre più volte), “Se tu fossi neve” è un romanzo attentamente studiato, con elementi post-moderni. Sono molte le suggestioni fornite da campi fra loro diversi, che vanno dall’arte, alla fisica e al cinema (ad esempio, il fantasticare di Alice su un’altra se stessa che vive su un altro pianeta potrebbe far pensare al film “Another Earth” di Mike Cahill). Ironico, originale e ben scritto.

E. Armellino insegna letteratura inglese

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