Elba Book 8 e la meraviglia della lettura senza barriere

Iaia Forte, Tomaso Montanari, Ilide Carmignani, Mariano Tomatis, Loredana Lipperini, Ermete Realacci e Angelo Ferracuti saranno solo alcuni degli ospiti che arriveranno sull’isola d’Elba per sostenere i piccoli e medi editori, e la loro determinazione nel produrre e diffondere cultura.

Per guarire dal disincanto, da un fare sociale che scoraggia gli italiani a mettersi alla prova e superare i loro limiti – pregiudizi compresi – sarà “la meraviglia” il concetto fondante del festival dedicato ai libri cartacei e alle imprese editoriali indipendenti che per quattro giorni ospiterà sull’isola del Tirreno appuntamenti letterari, laboratori educativi e tavole rotonde. Da martedì 19 a venerdì 22 luglio 2022 la manifestazione dedicata all’editoria indipendente che tornerà nella sua versione più classica, con gli stand coperti di libri nella piazza del Popolo di Rio nell’Elba. Quest’estate hanno aderito 27 case editrici, tra le quali Marcos y Marcos, Odoya, Edicola Ediciones, Exòrma, Narratè e La Vita Felice. Il programma nel dettaglio, qui.

L’OTTAVA EDIZIONE

«Stiamo allestendo quattro luoghi del borgo medievale di Rio – esordisce Andrea Lunghi, presidente dell’aps che cura il festival – per far sentire forte le voci molteplici dell’editoria indipendente insieme a tanti ospiti del panorama culturale internazionale. Dopo due anni difficili torniamo in presenza coi nostri corpi a moderare gli incontri del palinsesto per metterci la faccia, per concretizzare sul suolo toscano la nostra dedizione. Abbiamo scelto di parlare di meraviglia perché è come ci sentiamo oggi, prima di riprendere le fila della nostra ricerca concettuale il prossimo 19 luglio. La meraviglia è un’emozione che diventa strumento di evoluzione del pensiero perché non è mai rassicurante, ma ci permette di sentire con autenticità la compresenza perenne di potenza e fragilità, singolarità e moltitudine, vita e morte». La cerimonia del Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione letteraria dal francese inaugurerà il festival e martedì 19, alle 18, nei giardini pubblici Il Gitto, sarà consegnato a Federica Di Lella, traduttrice del romanzo La sete (Safarà) di Marie-Claire Blais. 

Alle 21, in piazza Matteotti, la prima tavola rotonda sarà incentrata su “I mirabilia dell’indipendenza”, ovvero sulle riviste culturali senza padrone che continuano la loro attività scontrandosi con un panorama ideologizzato e non più idealista. Ad aprire il confronto sarà lo scrittore e giornalista Angelo Ferracuti, che racconterà il suo reportage sul numero 28 di “Left”, dal titolo “Non potete fermare il vento”. E lo affiancheranno Sandro Capitani, direttore di “Leggere:tutti”, Francesco D’Isa, direttore de “L’Indiscreto”, Alessandro Canzian, editore di Laboratoripoesia.it e del semestrale “Laboratori critici”, moderati dal giornalista Francesco D’Ayala. A seguire, alle 22.30, il rettore Tomaso Montanari e la docente Giulia Marcucci dell’Università per Stranieri di Siena, che promuove e garantisce la qualità scientifica del premio Appiani, dialogheranno sul valore dell’arte, della letteratura, della parola e delle traduzioni nel contesto attuale della guerra tra Russia e Ucraina. 

«Non c’è luogo dove non si debba parlare di guerra e di pace – dichiara Montanari – I festival letterari, i festival che si occupano di traduzione sono spazi pubblici e luoghi culturali che si stanno ponendo fortemente un problema di responsabilità in queste settimane: parlare della cosa che ci opprime tutti e che tutti ci riguarda. Credo che sia un dovere, perché l’opinione pubblica nelle democrazie (di cui tanto ci vantiamo) ha non solo il diritto ma anche il dovere di far sentire forte la propria voce ai governi, dunque la formazione di un’opinione pubblica consapevole è uno dei primi doveri di chi pratica le professioni intellettuali e in questo spirito sono felice di partecipare a questo dibattito». “Voci contro la guerra”, introdotto da Roberta Bergamaschi, è il dialogo che prenderà le mosse dall’omonimo progetto dell’Unistrasi, che raccoglie sul sito dell’ateneo interventi di intellettuali ucraini, russi e di altri paesi.

LASCIARE LA MERAVIGLIA AI RAGAZZI 

Se all’imbrunire i laboratori ricreativi di “Ta Da!” affronteranno con i più piccoli stati d’animo imprevedibili come la sorpresa, durante le pause cena, alle 21, saranno i concerti di violino del giovane musicista ucraino Oleksandr Sayko a sbalordire i visitatori. Mercoledì 20, alle 22, in piazza Matteotti, Loredana Lipperini, Wu Ming 1 e Mariano Tomatis approfondiranno le “Strategie di re-incanto”. 

«Un noto proverbio toscano ricorda che “nessuna meraviglia dura più di tre giorni” – incalza il direttore artistico Marco Belli – Lo troviamo riformulato con minime sfumature in quasi tutte le regioni italiane. Dunque la saggezza popolare ci ricorda quanto in fretta finisca l’effetto della meraviglia e tutto torni alla normalità. La meraviglia è un’emozione che racchiude in sé tanti poteri. È conoscenza, crescita e sapienza, è stupore e terrore per tutto ciò che è inaspettato, disorientante, ignoto. Una narrazione dello straordinario non può che passare attraverso il fantastico e gli elementi mitici a cui attinge, legati al folklore, alle favole e alle leggende che uniscono esseri umani, storie e territori. Prendendo il largo da queste considerazioni, si è deciso di legare l’edizione 2022 a un progetto di narrazione che ha coinvolto gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado dell’isola d’Elba, che segna una collaborazione più stretta tra l’istituto scolastico “Raffaello Foresi” e lo staff del festival». Il percorso è stato ideato per avvicinare i ragazzi alla letteratura e alle tradizioni elbane attraverso una serie di incontri – avviati lo scorso gennaio – durante i quali esprimere la loro fantasia, che culmineranno in una tavola rotonda giovedì 21, alle 18, nella piazza del Barcocaio, sempre con Loredana Lipperini. A fare da guida nell’esperimento di scrittura fantastica è stato il suo libro, Nome non ha, edito da Hacca e illustrato da Elisa Seitzinger. Alle 22, invece, Ermanno Cavazzoni e Nunzia Palmieri omaggeranno Gianni Celati, scomparso lo scorso gennaio. 

I FINALISTI DEL PREMIO DEMETRA 

Venerdì 22, alle 18, nella piazza del Barcocaio i riflettori saranno puntati sulla consegna del Premio Demetra, prestigioso riconoscimento concepito insieme a Comieco – consorzio nazionale per il riciclo della carta, con il sostegno di Seda International Packaging in qualità di main sponsor, Esa Ambiente, Unicoop Tirreno nonché i patrocini del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Fondazione Symbola. Ideato nel 2021 con l’obiettivo di dare visibilità e sostegno agli autori e agli editori indipendenti italiani che mettono l’ambiente e la sostenibilità al centro delle loro pubblicazioni, la seconda edizione ha registrato l’iscrizione di 39 case editrici con 61 opere di saggistica, narrativa per adulti e ragazzi, e graphic novel, confermando il successo dell’esordio. 

«Con letteratura ambientale non s’intende solo la saggistica, accademica o divulgativa che sia, bensì anche i romanzi e le graphic novel che in modo trasversale e non didascalico indagano il rapporto con la natura. Anzi, queste ultime possono essere assai efficaci nell’avvicinare i giovani a un uso rispettoso delle risorse e nel renderli più consapevoli rispetto all’inquinamento dilagante; cominciando così a immaginare modelli futuri di società alternative, meno dannose e più reversibili – conclude il docente Giorgio Rizzoni – I libri arrivati sono tutti di qualità e rispecchiano il modello con cui sta crescendo Elba Book, un modello corale e radicato al territorio». Si sono classificati dieci finalisti divisi in tre categorie: hanno dominato la saggistica Roberto Della Seta con Ecologista a chi? (Salerno), Stefania Leopardi con L’innocenza del pipistrello (Edizioni Ambiente), Paolo Pilieri con L’intelligenza del suolo (Altraeconomia) e Gianni Silvestrini con Che cos’è l’energia rinnovabile oggi (Edizioni Ambiente). Nella narrativa, sia per adulti sia per ragazzi, si sono distinti Arjuna Cecchetti con Non pensarci due volte (Dalia), Maria Cristina Garofalo con Le terre di cristallo (Zefiro) e Silvia Grossi con L’ultimo respiro del sole (Laurana). Tra le graphic novel, infine, Daniel Cuello con Mercedes (Bao), Matteo De Longis con The prism (Bao) e Gud con Timothy Top, la rivoluzione sottosopra (Tunuè). Di seguito, in piazza Matteotti, Ermete Realacci, Elisa Marinari, Marco Zapparoli e Maddalena Fossombroni si confronteranno sulla letteratura ambientale, con letture dell’attrice Iaia Forte.

LIBERI DENTRO

La telecamera di “Liberi dentro” sarà in trasferta a Rio nell’Elba con un iniziativa per il carcere, per raccontare come le parole prendano forma e si facciano storia, strofa e… meraviglia. La giornalista emiliana Antonella Cortese organizzerà “Il libro sospeso”, una raccolta gratuita di volumi da donare alla biblioteca della casa di reclusione di Porto Azzurro e della casa circondariale “Rocco D’Amato” di Bologna, affinché la lettura entri in tutti gli spazi e permei il tempo sempre troppo lungo e vuoto della detenzione come un balsamo che lenisce, cura, risveglia e rigenera.

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Matteo Bianchi